La Dermatide Atopica

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La Dermatide Atopica

La dermatite atopica (dal greco “malattia senza posto”) colpisce soprattutto i bambini dei paesi industrializzati con grande incremento negli ultimi decenni. Ne abbiamo parlato con Maurizio Nudo, dell’equipe dell’Idi di Roma. Sotto i 5 anni- dice Nudo – la dermatite atopica colpisce quasi un bambino su due: tanto è facile la diagnosi quanto inesistente una terapia risolutiva. Tra la dermatite atopica e l’inquinamento dei nostri tempi esiste un legame e più le nostre città sono coperte da una cappa di smog, più i nostri bambini hanno problemi di pelle. La diffusione della dermatite atopica è più che raddoppiata negli ultimi 30 anni, triplicata nelle aree ad alto tasso di industrializzazione. La malattia è particolarmente sensibile anche ad altri fattori ambientali come umidità, polveri, allergie alimentari, carenze nutrizionali. I fattori genetici sono assai importanti, se un genitore ha una manifestazione atopica nel 60% dei casi potrà esserne affetto anche il figlio, percentuale che aumenta fino all’80% se entrambi i genitori hanno la patologia, mentre in una famiglia non atopica la probabilità che ne venga colpito il bambino è il circa 20%. Sulle patologie di dermatite atopica il dottor Nudo aggiunge che se ne distinguono tre tipi: del lattante, del bambino e dell’adulto. Nel lattante si manifesta prevalentemente al viso, alla superfice anteriore degli arti superiori e degli arti inferiori. Nel bambino e nell’adulto alle pieghe ante cubitali, agli arti superiori e ai cavi poplitei. La manifestazione cutanea è caratterizzata soprattutto da prurito intenso che spesso disturba anche il riposo notturno. È bene puntualizzare che la dermatite atopica va intesa come un problema dermatologico cioè come uno stato di iperattività cutanea. Le complicanze sono rappresentate dall’insorgenza di infezioni batteriche (impetigine contagiosa), infezioni virali (herpes simplex) e infezioni micotiche. Di rimedi e terapie parla il dottor Nudo: il dermatologo consiglia come terapie locali l’uso di detergenti oleosi privi di profumi, creme antinfiammatorie non cortisoniche, creme antibiotiche e creme idratanti. La terapia antistaminica per via orale è consigliabile in caso di prurito ingravescente. Tra i consigli pratici è auspicabile che il bambino atopico utilizzi sempre il cotone chiaro sulla pelle evitando blu e nero, la rimozione di peluche, tappeti e moquette ricettacolo di aceri e polvere. Infine una dieta equilibrata con molta acqua, frutta, verdura e cibi che contengono omega 6 e omega 3 possono aiutare nella digestione quotidiana del bambino atopico durante il periodo invernale.

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